Fraternità di Reggio Calabria
La Fraternità di Reggio (novembre 2011) è formata da sette consorelle che hanno completato il percorso formativo del laicato marista italiano; due consorelle devono pronunciare la promessa finale, mentre quattro parrocchiane aderiscono agli incontri di preghiera che si tengono con cadenza quindicinale (salvo impegni lavorativi), incontri nei quali si prega il Rosario e si commenta qualche “Perla” che ci invia padre Antonio e Paolo Serafini, cercando di vivere come Maria, nella semplicità e nella condivisione con i poveri.
Gruppo dei laici maristi di Pratola Peligna
Siamo nati così… da un progetto di Padre Sante, fortemente voluto e da noi tutti condiviso, dopo un percorso formativo di tre anni, sapientemente guidati da Padre Antonio Airò, con il prezioso supporto di Paolo, Vanna e Lino… Il 5 novembre 2017, noi, i fratelli e le sorelle di Pratola Peligna, abbiamo finalmente e solennemente pronunciato il nostro “Si!” a Maria, con l’impegno di procedere in un personale cammino di conoscenza ed approfondimento interiore dell’universo della spiritualità marista. Un giorno indimenticabile dove protagonista assoluta è stata una grande emozione, difficile da descrivere, unita alla profonda gioia di abbracciare, virtualmente ed in quel preciso momento, per noi così importante, tutto il mondo marista, al quale timidamente ci affacciamo come giovane gruppo pratolano, nato in un paese dove fortissimo e radicato è l’amore per Maria, coltivato nel tempo dai padri maristi. Abbiamo scelto, per rappresentarci in un’immagine, di aggiungere una foto che ci ritrae tutti accanto alla nostra Madre dolcissima, Maria Santissima della Libera, proprio nel giorno della sua festa.
* Atti del quarto Incontro Europeo dei Laici Maristi
An Grianàn (Irlanda) 2/4 agosto 2019
* Quarto Incontro Europeo dei Laici Maristi (Paolo Serafini)
An Grianàn (Irlanda) 2/4 agosto 2019
* Programma Incontro Nazionale dei Laici Maristi Italiani
Castiglion Fiorentino 29/30 settembre 2018
* Documenti dell'Incontro Nazionale dei Laici Maristi Italiani
Castiglion Fiorentino 29/30 settembre 2018
Chi siamo
La famiglia dei Padri e Fratelli Maristi si chiama Società di Maria.
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Le origini. Il momento storico La fine del 1700 e l'inizio del 1800 fu un momento molto difficile per la Francia: nel volgere di neppure tre decenni si succedono l'esperienza della Rivoluzione, dell'Impero napoleonico e della Restaurazione. L'ondata rivoluzionaria aveva travolto tutto: le istituzioni politiche, economiche, sociali. Anche la Chiesa non era sfuggita alla devastazione: ci furono persecuzioni, condanne, tradimenti, vittime... In seguito a questi avvenimenti molti avvertirono il bisogno di riportare il popolo di Dio ai valori del Vangelo e di ridare speranza a tanti che si era allontanati dalla pratica dei sacramenti. Non era questione di ripristinare semplicemente il passato. Ogni persecuzione, per la Chiesa, è anche occasione di purificazione. Occorreva dare agli uomini una percezione nuova del loro essere cristiani. E questo poteva avvenire soltanto attraverso l'esperienza di una Chiesa che non fosse alleata dei potenti, ricca e su posizioni di privilegio.
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La promessa di Fourvière In questo clima di novità era cresciuto e si era formato un giovane prete della diocesi di Lione, Jean Claude Colin, che sarà il fondatore della Società di Maria. Nato nel 1790 a Saint-Bonnet-le-Troncy, un piccolo paese a nord di Lione, era entrato nel seminario della diocesi manifestando subito un grande amore verso la Vergine. Insieme ad un piccolo gruppo di amici seminaristi, incominciò a pensare ad una nuova Congregazione religiosa che, assumendo lo stile di vita proprio di Maria, riportasse gli uomini a Gesù e alla Chiesa. Il 22 luglio 1816 questi giovani seminaristi vennero ordinati preti. Il giorno dopo l’ordinazione si recarono insieme al Santuario di Fourvière, sulla collina lionese, e davanti all’immagine della Vergine fecero la solenne promessa di consacrare la propria vita alla realizzazione di questo progetto: fondare una nuova congregazione religiosa, la Società di Maria. I suoi membri si sarebbero chiamati Maristi. |
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Vent’anni di speranze e delusioni Jean Claude Colin restò fedele alla promessa di Fourvière e si mise al lavoro con passione ed entusiasmo. Inviato come viceparroco a Cerdon, nella diocesi di Belley, insieme al fratello Pietro, anch’egli prete, iniziò a lavorare per realizzare il suo sogno. Trascorse lunghe notti a redigere le Costituzioni; cercò di coinvolgere altri preti amici; si mise in contatto con Vescovi e Cardinali e scrisse anche al Papa. Ma le cose non erano ancora mature. Per ben vent’anni Jean Claude Colin perseverò nel suo intento nonostante gli insuccessi: Maria gli aveva ispirato quel progetto e per nulla al mondo lo avrebbe abbandonato. |
Quando il Vescovo di Belley, Mons. Devie, gli permise di formare una piccola comunità di tre confratelli nel seminario della sua diocesi, sembrò quasi che il momento tanto sospirato della nascita del progetto fosse arrivato. Si misero a predicare con instancabile zelo nelle zone impervie e montagnose del Bugey, collaborarono nella conduzione del seminario, si prestarono per aiutare i parroci... Ma la prospettiva dell’approvazione restava lontana. |
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Le missioni di Oceania In quel periodo, una delle più grandi preoccupazioni di Papa Gregorio XVI era l’evangelizzazione dell’Oceania, il continente nuovissimo finito di scoprire dagli europei solo alla fine del 1700. Questo immenso territorio, costituito da migliaia di isole disperse nell’Oceano Pacifico, veniva ad essere un grave problema missionario. Ma a chi affidarlo? Chi avrebbe potuto affrontare questa impresa? Per vie provvidenziali la cosa fu risaputa da Jean Claude Colin, il quale dichiarò immediatamente la disponibilità della Società di Maria (che ancora non esisteva ufficialmente) ad assumersi l’impegno dell’evangelizzazione dell’Oceania. |
Fu proprio questo gesto di coraggio e di disponibilità che rimosse tutti gli ostacoli precedenti. Ciò che non fu possibile ottenere in venti anni, lo si ebbe nel giro di pochi mesi. Quattro date dell’anno 1836 diventarono così fondamentali per la storia della Società di Maria.
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Anno 1836
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(Testo della Commissione Ecologica SM, adottato dal Consiglio Generale, 29.09.20)
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