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CELEBRARE                                                           1
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       Per la riflessione personale
       o lo scambio in gruppo






       • Cosa mi suggerisce l’immagine della prima pagina a proposito
         dell’accoglienza? Parlarne in comunità o in gruppo.

       • “Viviamo in un mondo in cui bisogna essere competitivi e avere
          successo… il rischio è di creare un mondo che esalta solo la forza e la
          competenza. L’uomo occidentale è bloccato da una crescente paura
          che consiste nel credere che per essere accettati dagli altri bisogna
          essere accettabili.” (Jean Vanier).

       • Accetto me stesso? Mi accolgo “così come sono”? Quale immagine voglio
         dare di me… e di cui non riesco a liberarmi? Cerco di “proteggermi”?
       • Gesù nel vangelo: che ci dice dell’accoglienza, cosa potremmo adottare
         per la nostra vita comune e personale? Gesù ha rifiutato qualche volta di
         incontrare qualcuno… a causa del suo stato sociale (un pubblicano), di una
         condotta notoriamente scandalosa (Maria Maddalena e altri), del suo stato
         di oppressore straniero (centurione romano), ecc. Prendiamo i vangeli…
         questi esempi entrano a far parte della nostra vita abituale?
         La libertà, la generosità, l’assenza di pregiudizi, la larghezza di vedute,
         l’accoglienza dell’altro… qualunque sia la situazione morale, politica,
         sociale dei nostri interlocutori?                                                 A

       • E io, marista di base, laico o religioso, qual è la qualità della mia
         accoglienza: limiti? scelte? precauzioni? pregiudizi?

       • Una porta sempre aperta? Questo, sembra, è ciò che faceva Gesù:
         un pubblicano, una donna pubblica, un oppressore romano.                               Dovete ricevere        In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta
         E io, il mio gruppo di condivisione, la mia comunità: l’entrata è “aperta”?            tutti con la pace      verso la regione montuosa, in una città di
         “spalancata”? riservata? privata? proibita?...                                     dell'anima, facendovi      Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria,
                                                                                            tutto a tutti, e dovete    salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe
                                                                                              diondere la gioia       udito il saluto di Maria, il bambino sussultò
                                                                                            nel cuore degli altri…     nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di
                                                                                            Siate sempre allegri.      Spirito Santo ed esclamò a gran voce:
                                                                                                  È davvero una        “Benedetta tu fra le donne e benedetto il
                                                                                             grande virtù essere       frutto del tuo grembo! A che cosa devo che
                                                                                             d’animo imparziale.       la madre del mio Signore venga da me?”
                                                                                                Jean-Claude Colin      (Lc 1, 39-43)



                                                                                                               PROVINCIA D’EUROPA DELLA SOCIETA DI MARIA
                                                                                                                    © 2018  • www.maristeurope.eu
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